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Das Buch enthält für jeden Tag des Jahres einen kurzen Text aus den Werken von Omraam Mikhael Aivanhov. Es erscheint jährlich mit neuen Texten.
Ref. : PQ2009IT 392 pag
1 gennaio: Come chi, dovendo partire per una lunga escursione, mette delle provviste nello zaino per rifocillarsi durante il cammino, anche noi, per procedere con fermezza lungo i cammini della vita, abbiamo bisogno di trasportare del cibo: diciamo simbolicamente del pane. Questo pane è costituito dai principi della scienza spirituale.
Il viaggio che abbiamo intrapreso tantissimo tempo fa non terminerà con la nostra esistenza attuale, poiché questa esistenza è solo una tappa lungo la strada che tutti gli esseri devono percorrere una volta usciti dal grembo dell’Eterno.
Quante regioni diverse dovremo attraversare prima di ritornare un giorno nella nostra vera patria! Noi non siamo che viaggiatori sulla terra, non bisogna mai dimenticarlo, e dobbiamo camminare ancora a lungo. Per questa ragione dobbiamo pensare a riempire ogni giorno i nostri sacchi con quel pane celeste costituito dalle verità dell’anima e dello spirito, per poter continuare a studiare, a lavorare e ad amare.
27 gennaio:
Non aspettatevi che il vostro equilibrio e la vostra salvezza provengano dalla realizzazione di grandi cose: la possibilità di compiere imprese straordinarie si presenta solo raramente, e voi rischiate di attendere a lungo. Sono le piccole cose a rivelarsi le più benefiche; e ci sono talmente tante occasioni per le piccole cose! Sta a voi trovarle esercitando la vostra attenzione e manifestando la vostra benevolenza nei confronti di tutte le creature viventi, fino agli animali e alle piante.
Sarà il vostro amore a salvarvi, e l’amore si manifesta appunto attraverso tutti quei gesti, apparentemente senza importanza, che potete fare ogni giorno… Ogni più piccolo gesto eseguito con impegno, sincerità e amore sarà come una creatura di luce che verrà ad accompagnarvi.
12 giugno:
Quante terre sono diventate dei deserti a causa della mancanza d’acqua! Ma anche quanti deserti, dove si è potuto portare l’acqua, si sono trasformati in terre fertili! L’acqua è la vita che circola. Chi vuole diventare una terra fertile deve sempre lasciar scorrere l’acqua della vita in se stesso, senza preoccuparsi di sapere quali alberi cresceranno, fioriranno e daranno frutto, né quali saranno gli uccelli che verranno a cantare su quegli alberi.
Qualcuno dirà: “Ma io voglio prima sapere quale sarà il posto di quell’albero e su quale ramo canterà quell’uccello”. Se aspetta di conoscere tutti quei dettagli prima di decidersi a lasciare scorrere l’acqua, passeranno secoli e nessuna erba crescerà, nessun uccello canterà. Lasciate dunque scorrere l’acqua, e allora vedrete come tutto troverà il proprio posto, come tutto canterà, come tutto fiorirà. Lasciare scorrere l’acqua significa non smettere mai di amare. Qualunque cosa vi accada, non chiudete mai il vostro cuore, perché altrimenti lascerete instaurarsi in voi il deserto. Forse gli altri non hanno bisogno del vostro amore, ma siete voi che avete bisogno di amare.
«La science de l’avenir sera celle de la lumière et des couleurs, car la lumière est la plus grande puissance qui existe; c’est grâce à elle que vivent les pierres, les plantes, les animaux, les hommes, et que les mondes tournent dans l’espace. Quant aux couleurs, il ne faut jamais oublier qu’elles sont des variations de la lumière. En nous appliquant à nous concentrer sur elles, nous arrivons à les rendre vivantes en nous: elles nous aident à manifester les vertus dont elles sont l’expression, elles nous soutiennent dans nos efforts. Car de même que les couleurs sont des variations de la lumière, les vertus sont des variations de la perfection divine qui les contient toutes.»
Omraam Mikhaël Aïvanhov
«Notre corps a été construit avec une grande sagesse. Il est le meilleur instrument qui nous ait été donné, et si nous savons comment travailler chaque jour sur lui pour purifier et affiner sa matière, nous le rendrons capable de vibrer en harmonie avec l’esprit. Il n’y a pas notre esprit d’un côté et notre corps de l’autre. Notre esprit a pour première mission de travailler sur notre corps, et ensuite, grâce à lui, de travailler sur la terre entière, qui est, d’une certaine façon, le prolongement de notre corps.»
Omraam Mikhaël Aïvanhov